Lunedì scorso l’atteso Premio Eolo Awards, istituito nel 2006 e dedicato a Manuela Fralleone, ha assegnato come ogni anno i maggiori riconoscimenti del teatro ragazzi italiano ad artisti e progetti. Non potendosi svolgere come di consueto all’interno del festival “Segnali”, organizzato ogni anno dal Teatro del Buratto e da Elsinor, a causa dell’emergenza sanitaria i cinque vincitori sono stati annunciati in diretta streaming sulla pagina Facebook del Festival “Segnali” dal direttore della rivista on-line “Eolo”, Mario Bianchi, insieme all’attrice Daria Paoletta.
Di seguito i vincitori delle cinque categorie di quest’anno e le rispettive motivazioni
MIGLIOR SPETTACOLO
“Mattia e il nonno”
produzione Compagnia Factory di Lecce/Fondazione Sipario Toscana
Per aver proposto con estrema poesia e delicatezza, traendolo dal libro omonimo di Roberto Piumini, il tema della morte, così spinoso da offrire al pubblico dei ragazzi. Per mezzo dell’interpretazione felice e leggera di Ippolito Chiarello, lo spettacolo, si muove sulla sapiente e immediata riscrittura che Tonio De Nitto ha fatto del libro. La narrazione dell’interprete ci accompagna amorevolmente, mano nella mano, in compagnia del piccolo Mattia e di suo nonno, che da poco lo ha lasciato, in un viaggio fantastico attraverso uno scenario sempre vivo e pulsante, che ci farà comprendere in modo poeticamente profondo come tutte le persone che abbiamo amato, non spariranno mai, rimanendo in maniera durevole dentro di noi.
MIGLIOR DRAMMATURGIA
Davide Giordano per “Terry”
produzione Teatro delle Briciole
Per aver affrontato in modo coraggioso e innovativo nella forma e nei contenuti il tema del bullismo, mostrandocene in diretta, attraverso la figura protagonista di Terry, personaggio mutevole in tutta la sua complessa e contraddittoria essenza, tutte le precipue caratteristiche con cui questo orrendo fenomeno si manifesta. Lo spettacolo ha oltremodo la capacità di mostrarsi, attraverso una drammaturgia dirompente, tutta in divenire, sempre diverso, perché ogni volta diversi sono il pubblico e la reazione degli spettatori che ha davanti, perché ogni volta è diverso l’oggetto che, salito sul palco, si presta all’attenzione morbosa del protagonista, proposto con sapienza interpretativa dallo stesso Giordano.
MIGLIOR PROGETTO
“Teatro scuola vedere fare”
Casa del Contemporaneo e Le Nuvole di Napoli
Il Progetto, in collaborazione con Agita e Casa dello Spettatore
è un progetto di condivisione, confronto e dialogo tra la scuola e il teatro che, d’intesa, mirano ad avvicinare le nuove generazioni ai linguaggi artistici ed espressivi come forma di conoscenza e di relazione con gli altri e il mondo coinvolgendo attivamente gli allievi, gli insegnanti e i genitori, costantemente accompagnati da un’equipe multidisciplinare di esperti.
La classe diventa un vero e proprio laboratorio teatrale, che dura quanto l’intero anno scolastico, da ottobre a maggio che porta alla creazione di un vero e proprio spettacolo teatrale che viene proposto durante il festival Maggio all’infanzia. Nel contempo gli insegnanti stessi collaborano all’ideazione della stagione teatrale di spettacoli da proporre ai ragazzi in orario scolastico e alla famiglia riunita nelle domenicali.
TEATRO DI FIGURA DEDICATO A GIOVANNI MORETTI
Natale Panaro
Natale Panaro, creatore instancabile, da oltre trent’anni, di tutte le forme con cui il teatro di figura si esprime non solo sul palco. Formatore, scenografo, illustratore, scultore, attrezzista, costruttore di costumi, burattini, marionette, pupazzi, maschere, oggetti, nei materiali più disparati: legno, cuoio, carta, cartone, cartapesta, lattice, gommapiuma, vetroresina. Per 8 anni fin dal suo inizio ha partecipato alla trasmissione televisiva RAI “L’Albero Azzurro” e nel 2011 e 2012 alla trasmissione “Ma che bel castello!” di Rai YoYo. Ha collaborato inoltre con attrezzerie e sartorie teatrali (Rancati e Brancato di Milano), con compagnie di teatro, balletto e teatro di figura (Piccolo Teatro di Milano, Ater Balletto di Parma, Teatro del Buratto e Scuola di animazione Yorick di Milano, Casa di Pulcinella di Bari). Attualmente a Tortona è responsabile del laboratorio dell’Atelier Sarina, dove sono visibili molti dei suoi lavori e dove tiene laboratori per bambini e stages per adulti (I laboratori di NAT)
RICONOSCENZA TRIBUTATA A UN MAESTRO
Chiara Guidi
Maestra, nel senso più nobile del termine, cofondatrice della prestigiosa compagnia Socìetas Raffaello Sanzio – oggi Societas – ha creato al suo interno un percorso autonomo e riconoscibilissimo legato all’infanzia punteggiato da preziosissimi spettacoli come Hänsel e Gretel (1993), Buchettino (1995) ancora oggi presente in molte stagioni teatrali, Pelle d’Asino (1996), La prova di un altro mondo (1998), La terra dei lombrichi. Una tragedia per bambini (da Alcesti di Euripide) (2014), Fiabe giapponesi (2017) in cui lo spazio teatrale è letteralmente stravolto e messo a disposizione della fiaba e dei bambini che vi partecipano in modo diretto.
Fino al recente Edipo. Una fiaba di magia (2019) – che riconduce il mito alle sue origini ancestrali – ogni creazione di Chiara Guidi è costruita come esperienza unica del bambino mai come esercizio di routine, rito insostituibile per la sua crescita. È d’obbligo segnalare sempre in termini di estrema avanguardia la sua Scuola Sperimentale di Teatro Infantile (1995-98) e gli osservatòri Màntica e Puerilia al Teatro Comandini di Cesena.
Redazione
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