Nel teatro ragazzi in generale dovrebbe esistere ed è importante che ci sia un’attenzione all’aspetto pedagogico. Oltre a creare potenziali nuovi spettatori, il teatro con l’infanzia dovrebbe servire a questo – a tener viva una sensibilità, un ascolto, una curiosità. Nel suo percorso Nudoecrudo Teatro ha scelto di mischiare fra loro diverse competenze, artistiche, pedagogico-educative. In più lo spettacolo Ecco io qui è nato all’interno degli asili nido, quindi ci siamo confrontate molto con le educatrici, sul tipo di offerta scenica e sulle risposte dei bambini, abbiamo costruito insieme. Ma poi c’è un aspetto pedagogico che potremmo rivolgere agli adulti: l’esperienza teatrale fornisce possibili traiettorie di relazione, di approccio alla creatività e al gioco anche agli adulti che accompagnano i bambini. Può essere formativo per esempio vedere come affiancarli senza parlare o sovraccaricarli di stimoli. In generale, comunque, nel momento in cui viene fatta una proposta teatrale all’infanzia è importante che questa contempli e preveda anche la presenza di un adulto, che non sta lì per guardare il cellulare o farsi i fatti suoi, ma può essere coinvolto. Questo restituisce un senso molto più profondo all’intero processo: io scelgo di andare a teatro con mio figlio, con mio nipote … e vivo un’esperienza insieme a lui.
(Alessandra Pasi, Judith Annoni e Francesca Maggioni)
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